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Artemisia

Artemisia

Villa Artemisia nasce sulle “ceneri” della lussuosa fortezza di Antonello Lazzarotto, boss mafioso a Santo Spirito: oltre 1500 mq con piscina, tra immobili e terreni, rivisitazione di una villa ottocentesca adibita a centro operativo della criminalità pugliese dedita al traffico internazionale di stupefacenti.

Quando negli anni Novanta la villa viene sequestrata al clan Lazzarotto, la Cooperativa Sociale C.A.P.S. (Centro Aiuto Psico-Sociale) si attiva per chiedere l’assegnazione dell’immobile per immaginarne una nuova funzione sociale sul territorio.

Nel 2001, C.A.P.S. ottiene l’assegnazione della villa. È il primo bene confiscato alla malavita in terra barese. Un segnale e un passo importante nella lotta alla criminalità, ma anche un esperimento del tutto inedito, volto a dimostrare che un simbolo dell’attività mafiosa può trasformarsi in un bene per la comunità. Quello che prima era un centro nevralgico per lo spaccio di stupefacenti, diventa infatti una comunità terapeutica per giovani donne tossicodipendenti con figli e la sperimentazione di un lavoro di tessitura con il territorio circostante per consentire alle ragazze di potersi reinserire nel tessuto sociale.

Nel 2013, Villa Artemisia cambia ancora. Grazie al finanziamento del bando “Beni Confiscati 2013” di Fondazione con il Sud, al sostegno del Comune di Bari e della Regione Puglia, la Villa sperimenta un modello innovativo di mix abitativo, residenziale e turistico-sociale.

Una parte della Villa è stata destinata a un gruppo appartamento per neomaggiorenni italiani ed ex minori stranieri non accompagnati, destinando gli ulteriori spazi ad attività di ristorazione, accoglienza turistico-alberghiera e programmazione culturale, co-gestite dagli stessi ragazzi. Nasce così “Artemisia Academy”, un luogo in cui i giovani abitatori della casa avranno l’occasione di ripartire da zero, dandosi una seconda possibilità.

Artemisia è anche b&b e bistrot. I piatti richiama chiaramente il linguaggio mafioso: l’aperitivo si chiama “arsenale”, le polpette sono “pallottole”, un secondo a base di parmigiana di melanzane “Il pentito”, “La madama” è un riso freddo con frutti di mare, fino ad arrivare alla “Lasagnetta del boss”. Un modo, anche questo, per dare testimoniare anche nel menù la metamorfosi del luogo. E che le parole assumono significati diversi a seconda dei contesti in cui vengono usate.

 

Le stanze del Bed & Breakfast richiamano gli articoli 3, 24 e 27 della Costituzione:

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. (Art. 3)

Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento. Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione. La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari. (Art. 24)

La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte. (Art. 27)

Il percorso di riqualificazione è stato lungo, e Artemisia è stata inaugurata a novembre 2019 dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro e la prefetta Marilisa Magno.

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