Il progetto “La dolce mèta”, finanziato dal Comune di Bari con il programma Urbis e promosso e realizzato dall’Aps Eco Bio Equo, partner di Buò, offre servizi integrati di: formazione laboratoriale, inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, inclusione sociale, mediazione e integrazione culturale e interculturale; attivazione dei destinatari in attività di prossimità e animazione territoriale. È rivolto a 10 persone fragili residenti tra i rioni Madonnella e Japigia.
La Dolce Mètà, già nel suo nome, comprende i 4 elementi caratteristici del progetto: dolce, come il prodotto finale dei laboratori di pasticceria, prodotti da forno e gelateria biologica; dolce, come sinonimo di “buono” ovvero con utili finalità sociali; dolce mèta, l’obiettivo finale cui tendono i soggetti svantaggiati destinatari del progetto: l’inserimento sociale e lavorativo; dolce metà, con riferimento alla innovativa modalità di promozione e distribuzione dei prodotti di gastronomia, prodotti da forno e gelateria biologica di Buò
Il progetto vuole, infatti, contrastare attivamente le cause della povertà economica e di esclusione sociale di 10 soggetti svantaggiati (giovani disoccupati, donne, migranti e soggetti psichiatrici stabilizzati) residenti non solo nell’area Madonnella Japigia. Favorire l’occupazione dei beneficiari in qualità di operatori in iniziative di animazione territoriale e servizi di prossimità rivolti principalmente ad ulteriori fasce di soggetti svantaggiati residenti (minori a rischio devianza, famiglie in condizione di fragilità). Promuovere un senso collettivo di appartenenza nella comunità e nella cittadinanza barese.