Innovatore

Avanzi Popolo 2.0

Il progetto

Avanzi Popolo 2.0 è un progetto ideato e sostenuto dall’associazione di promozione sociale Onlus ‘Farina 080’, nata con l’obiettivo di attivare azioni contro lo spreco di cibo mettendo i connessioni i luoghi dove si produce lo spreco (famiglie, dettaglianti e ristoratori) e quelli del bisogno. Come? Attingendo a due risorse ampiamente inutilizzate: il cibo che rischia di essere buttato e la disponibilità di tempo della comunità.

In realtà l’idea non nasce oggi. È l’evoluzione di una sperimentazione avviata nel 2014 da un gruppo di persone nel campo dell’innovazione sociale, del commercio equo e della solidarietà, desiderose d’introdurre modalità innovative nell’ambito della gestione del cibo a rischio spreco.

Gli sprechi alimentari nel mondo ammontano a circa in 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, pari a circa un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo umano. Un dato che fa il paio con quello legato alla crescita della povertà: aumentata significativamente negli ultimi anni, basti pensare al dato fotografato dall’Istat nel 2020 secondo cui le famiglie italiane in povertà assoluta sono circa 2 milioni.

Da qui l’idea di Avanzi Popolo 2.0 di realizzare una serie di attività di sensibilizzazione e di educazione rispetto alla gestione delle eccedenze di cibo che rischiano di finire in pattumiera.

Nel corso degli anni sono state sviluppate oltre 900 azioni di recupero, con oltre 45.000 di kg di eccedenze alimentari recuperate da imprese agroalimentari, esercizi commerciali, cooperative agricole e donate a circa 80 organizzazioni che lavorano nel contrasto alla povertà (Sportelli Caritas, associazioni, enti no profit), sempre avendo cura che il cibo potesse percorrere il tragitto più corto possibile e favorendo la relazioni tra i soggetti sul territorio.

In parallelo a queste attività è stata sperimentata una piattaforma web che, per la prima volta in Puglia, ha permesso di testare il foodsharing: una pratica assai diffusa in Europa e che offre uno strumento rapido e innovativo a chiunque abbia voglia donare cibo in una logica one-to-one, in forma del tutto gratuita e finalizzata alla costruzione di una comunità sempre più sostenibile ed inclusiva. Del resto lo spreco investe soprattutto le piccole quantità di cibo e il foodsharing offre una prospettiva di condivisione che non è soltanto orientata al contrasto della povertà, ma alla costruzione di pratiche sempre più sostenibili ed inclusive. Nel corso delle sperimentazioni sono state realizzate circa 200 donazioni tra cittadini, in forma del tutto gratuita.

L’obiettivo è superare la dicotomia donatore–beneficiario e costruire uno strumento che consenta alle persone, indipendentemente dalla propria condizione di reddito, di condividere il cibo in eccesso o a ridosso della scadenza per evitare sprechi. Il foodsharing rientra quindi fra le esperienze di economia collaborativa, in cui le persone costruiscono relazioni e creano valore e forme di scambio e dono.

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